La risposta di Carlo Triarico alle menzogne di Oca Sapiens

Lanciatori di m

Condividiamo qui la risposta di Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica all’articolo confuso e pieno di inesattezze e bugie scritto da Sylvie Coyaud sulla sua rubrica su D di Repubblica. Da notare l’abisso di qualità informativa e giornalistica tra i due scritti.

di Carlo Triarico

Dalle tante notizie non veritiere contro l’agricoltura biodinamica avviate dalla senatrice Cattaneo, tra cui l’assurda accusa di stregoneria, i detrattori sono arrivati a dire di tutto senza rispetto del vero. Una vera e propria persecuzione condotta con i mezzi della mistificazione, approfittando del fatto che pochi conoscono i disciplinari biodinamici e l’opera di Steiner (356 volumi) e quindi difficilmente l’opinione pubblica può farsi un’idea dell’infedeltà di questi attacchi. Si aggiungono invenzioni circa energie cosmiche che irradiano dai cornetti e amenità del genere. Ovviamente gli agricoltori biodinamici non fanno stregonerie, ma sensate pratiche agronomiche. I disciplinari della biodinamica hanno dato vita agli attuali regolamenti europei dell’Agricoltura biologica, di cui la biodinamica costituisce un’applicazione più restrittiva. Ossia tutte le pratiche e tutti i mezzi tecnici dell’agricoltura biodinamica sono gli stessi di quelli ammessi nell’agricoltura biologica, ma la biodinamica ne usa meno. Stop. I disciplinari sono pubblici e chi dice diversamente, mente.

In questa pagina uscita su un sito D di Repubblica, si passa il segno della mistificazione, con una serie di falsità contro il convegno e persino con l’accusa di razzismo.

http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2018/11/18/biodynamic-%e2%89%a0-biologica/

Vengo anche personalmente calunniato, con una serie di falsità nei miei riguardi e si arriva ad attribuirmi, vigliaccamente, virgolettati e idee opposte a quello per cui vivo e opero. Ecco le parole:

– Da antroposofo e “storico della scienza”, Triarico potrebbe pure insegnare i “fondamenti scientifici” che collocano la razza ariana in cima alla “gerarchia delle razze umane”-.

Viste le nefandezze, occorre che io risponda, per quanto provi ribrezzo a considerare interlocutore chi usa simili mezzi. Ma questo è avvenuto e purtroppo tante notizia lontane dal vero sono state diffuse proprio da accedemici che si dicono difensiori del rigore scientifico. Non accetto nemmeno l’idea di dover ragionare sull’ipotesi di razze umane. Credo nell’umanità, nel suo straordinario valore, persino quando lo squallore dei comportamenti di qualche avversario ne farebbero dubitare. Da cristiano amo però anche l’avversario e così continuo.

Innanzitutto l’articolo. E’ scritto con una prosa involuta, per non far capire chi ha scritto che cosa e come stiano le cose. Ne esce un effetto che porta a pensare: ma questi biodinamici sono proprio antiscientifici e la biodinamica è proprio un’assurdità. Naturalmente sono attaccati anche gli oltre Settanta scienziati che hanno difeso il convegno dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica. Per esempio io non ho citato Nature e Plose One. Per esempio la prof. Valente non ha mai detto che ci sarà un corso di laurea in biodinamica. Per esempio i 147 studi sono stati davvero 147 analizzati dall’Università di Firenze e non è vero che sono solo 30. Le citazioni delle ricerche sono riportate per far credere che i risultati siano sfavorevoli alla biodinamica. Del resto io sono fatto passare per il presidente di Federbio e di Demeter (che si inventa abbia finanziato il convegno) e Demeter diventata una multinazionale che affama i contadini del terzo mondo, eccetera, eccetera.

Ma veniamo all’accusa di nazismo e razzismo, quanto di più vergognoso, nei miei confronti, ma ancor più verso Steiner, che fu persona seria e un oppositore e nella prima guerra mondiale, da pacifista, influenzò proprio i ministri che cercavano la pace. Premetto che non sono un’autorità su Steiner. Ho studiato solo una parte dei 356 volumi dell’opera omnia e ho molto più ritegno a parlarne di chi, animato di pregiudizio, giudica e colpisce senza sentire il bisogno di studiare. Ho letto i libri sulla questione sociale e ho ben capito che Steiner era pacifista e antiautoritario. Ha sempre detto che non c’era una filosofia o una dottrina a cui aderire per fare biodinamica e messo in guardia dal settarismo. L’effetto è che a fare biodinamica ci sono cristiani, ebrei, atei, musulmani, indù, ecc. Sono note le comunità biodinamiche nei Kibutz israeliani e la prima scuola libera nel ghetto di Soweto è stata la scuola steineriana. A proposito di musulmani. In Egitto c’è la più grande comunità biodinamica, con circa 12.000 agricoltori. Durante i periodi difficili seguenti le primavere arabe, tante attività egiziane sono state sottoposte alla verifica degli imam, rispetto all’ortodossia islamica. L’operato è stato verificato e giudicato rispettoso dell’islam. Gli scienziati che in italia hanno voluto lanciare la fatua contro la biodinamica avrebbero potuto rivolgersi ai loro colleghi egiziani, che la stregoneria non la perdonano certo. In Egitto la biodinamica si insegna all’università.

E’ chiaro che è facile mistificare l’opera di un autore poco conosciuto in Italia, come Steiner, sapendo di farla franca e celando con simili argomenti una campagna aspra e interessata contro l’agricoltura biologica e biodinamica.

Steiner fu una brava persona e in tutti i modi si oppose ai poteri neri del suo tempo. Il movimento steineriano fu antifascista e antinazista e pagò per questo. Steiner era insegnante nella scuola del movimento operaio tedesco. I nazionalisti lo ritenevano un nemico. Si salvò per caso quando nel 1922 gli spararono a Monaco. Dovette lasciare la Germania e spostò la sede in Svizzera a Dornach. Nel ‘23 diedero fuoco al Goetheanum. la sede che aveva costruito presso Basilea e si è sempre sospettato che lo abbiano avvelenato nel ‘24. In quell’anno il tentativo di colpo di stato di Monaco gli diede la conferma del dramma che stava per colpire l’Europa. Durante il corso di Agricoltura del ‘24 i suoi dovettero fargli il picchetto giorno e notte sotto la finestra e davanti alla porta, per le minacce. Era ben consapevole che le sperimentazioni, che con un gruppo di chimici e biologi seguiva da due anni per dar vita a una moderna agricoltura ecologica, potevano mettere in crisi l’industria chimica. In effetti nasceva da quel lavoro la moderna agricoltura biologica, che oggi sta innovando il modello agroalimentare mondiale e che diverse forze avversano. Nelle lettere di quei giorni, spesso Steiner esprime la speranza che non succeda nulla e di poter portare a termine le lezioni.

Mentre il nazismo applicava l’eutanasia contro i disabili, gli steineriani proteggevano i bambini con disabilità. Durante la seconda guerra mondiale i nazisti più volte fecero incursioni presso Basilea, cercarono di sequestrare i bambini disabili protetti nella clinica steineriana a Basilea, finchè li trasferirono a Lugano.

I collaboratori di Steiner che diedero vita alla biodinamica (Pfeiffer, Kolisko e Adams) furono tutti costretti a fuggire e vivere da fuoriusciti negli USA e in Inglhilterra. Non furono tanti i tedeschi che ebbero questo coraggio. Il movimento di opposizione nonviolenta della Rosa bianca, trasse in parte ispirazione proprio da Steiner, con Traute Lafrenz, condannata nel ‘43, salvata dagli americani nel ‘45 e portata negli USA per gli alti meriti nei confronti degli ebrei. In Italia il fascismo sciolse la società antroposofica, accusò il movimento antroposofico dell’attentato a Mussolini del 26. Fu accusato sopratutto il leader degli steineriani, l’ex ministro radicale Cesarò, che finì sotto sorveglianza fino alla morte. Il più celebre esponente della dottrina sociale di Steiner in Italia fu Adriano Olivetti, che da antifascista conobbe l’opera di Steiner negli anni da fuoriuscito e al termine del regime, introdusse i principi steineriani di solidarietà, giustizia e libertà nella sua innovativa impresa industriale e sociale e nelle comunità che cercò di diffondere nel Paese.

La società antroposofica fondata da Steiner fu messa al bando in Germania il 1 novembre 1935, i libri vietati e gli antroposofi dispersi. Le scuole steineriane furono chiuse nel ‘38 anche perchè accoglievano bambini ebrei insieme agli altri. La biodinamica restò solo come pratica, visti gli ottimi risultati sulla fertilità, ma fu gestita da una società sotto il controllo diretto del Reich, proprio come tutti gli istituti e come toccò alle stesse organizzazioni giudaiche. Ci si stupisce che ci fosse Hitler in copertina in una rivista sulla biodinamica? La signora che ci accusa in questo articolo ne fa trofeo per dare a intendere la biodinamica fosse nazista. Guardiamo allora le copertine, le riviste e testi e pronunciamenti delle istituzioni tedesche o italiane dell’epoca. Solo dopo la liberazione gli steineriani poterono tornare a operare liberamente in Germania.

Le razze? E’ facile mistificare il termine razza umana usato da Steiner relativamente alla sua idea di evoluzione. Steiner da evoluzionista, negli anni più critici per l’evoluzionismo, fa la storia dell’ “essere umano” indicando come “sotto razze umane” tutte le forme archetipiche presenti in natura che hanno portato all’essere umano sapiens. Parla di razze meno evolute dell'”essere umano” persino per i marsupiali, i pesci con le branchie, eccetera, fino al Neandertal. Invece quando parla dell’essere umano propriamente detto, Steiner nega persino che ci siano razze tra gli uomini. Steiner usa il termine “razza ariana” per indicare l’origine di tutta l’umanità presente e quando parla di razze meno evolute non indica l’essere umano come noi lo conosciamo, ma antichi stati dell’evoluzione. Neutralizza così la pretesa che ci siano tra gli uomini razze umane diverse, inferiori, o superiori. Per Steiner l’uomo contemporaneo non è diviso in più razze umane, ma è tutto discendente da una sola razza umana. L’intento di Steiner era dunque l’opposto di quello nazista, che usava il termine razza ariana per indicare una parte dell’umanità contemporanea e discriminarne e sterminarne altre. Nota bene: il rifiuto di Steiner che che l’uomo contemporaneo sia diviso in razze era molto moderna ed estrema, persino gli antirazzisti erano convinti che le razze umane comunque esistessero e persino i nostri padri costituenti, ancora dopo lo sterminio, non scrivono che le razze non esistono, ma che non bisogna fare discriminazioni tra razze. All’inizio del Novecento, quando inziarono le pretese del movimento pangermanico per una nuova super razza germanica rispetto a quelle che classificavano, Steiner ebbe il coraggio di opporvisi, con affermazioni come questa:

“Le razze che distinguiamo oggi sono solo delle vestigia di queste significative differenze tra gli esseri umani nell’antica Atlantide (n.b. Steiner chiama periodo atlantico il periodo della prima glaceazione e il periodo in cui, per esempio, esistevano i neandertal e i sapiens). Il concetto di razza è completamente applicabile ad Atlantide. Siccome noi ci occupiamo della vera evoluzione dell’umanità, perciò mai usiamo questo concetto di razza nel significato che aveva nelle origini. Quindi, non parliamo di una razza indiana, una razza persiana, e così via, perché non è più vero o appropriato farlo. Invece, parliamo di civiltà, indiana, persiana e altri periodi di civiltà. E non avrebbe alcun senso dire che ai nostri tempi si prepara una sesta razza”.

Ricordiamo che invece i dirigenti delle accademie scientifiche italiane, di cui i professori che oggi attaccano la biodinamica sono eredi, confermarono scientificamente le leggi raziali e che solo 11 professori universitari italiani rifiutarono di giurare fedeltà al fascismo. Fu la categoria più allineata. Diremmo dunque che la scienza italiana o la scienza in genere è fascista? Sicuramente Steiner lo era meno di costoro.

Leggete il decreto di soppressione della Società antroposofica, qui allegato.

Qui di seguito uno scontro Hitler – Steiner e infine una pagina delle tante contro Hitler scritte da Steffen (il successore di Steiner alla presidenza della Società antroposofica).

Così Adolf Hitler nel ‘Völkischer Beobachter’ su R.Steiner.

Il 15 marzo del 1921 fu  scritto un attacco di Hitler contro Steiner nel ‘Foglio di lotta del movimento nazionale socialista in Germania’.Portava il titolo “Uomini dello Stato o delinquenti nazionali?”

Hitler attacca il ministro degli esteri e Steiner che seguivano le trattative di fine della prima guerra mondiale: “non è solo appropriato,ma infine necessario poi guardare più da vicino  questo signor ministro amico intimo dello gnostico e antroposofo Rudolf Steiner, sostenitore della tripartizione dell’organismo sociale e come si chiamano questi metodi del tutto ebrei di distruzione della normale disposizione spirituale del popolo”.

Dopo questo articolo di Hitler, il 21 marzo Steiner tenne una conferenza a Stoccarda (Gli sfondi spirituali della l guerra mondiale.O.o.174), nella quale tra l’altro disse:“Voi sapete di quell’attacco…che si riferisce proprio dal lato culturale-politico sulla mia attività all’interno dei confini della Germania, principalmente da quella parte che si può chiamare il “Pangermanico”,e io sono preparato ad attendermi da quella parte che tutto quello che in qualche modo conduco, venga spiegato nei modi piú selvaggi.“

Albert Steffen, successore di Steiner dopo la sua morte, allo scoppio della seconda Guerra mondiale.

“Incontro e retrospezione”, Phil.Anthrop.Verlag am Goet. Dornach-Schweiz. Isbn 3-7235-0371-3 (la pag.70, traduzione Luigi Sertori)

“Il primo settembre (ndr siamo nel 1939), di buon mattino, si sono sentite le prime notizie dall’inizio della guerra: lancio di bombe su città polacche. Le prime vittime una donna e un bambino. Alle 10, Hitler ha parlato al parlamento del Reich. Era un tremendo scoppio di rabbia.“Violenza contro violenza”, gridava e si dimentica, che ha cominciato per primo. Non vuole combattere contro donne e bambini, ma ogni lancio di bombe del nemico, l’avrebbe compensato, fino al punto di fargli perdere l’udito e la vista e non avrebbe permesso ai soldati di togliersi la divisa fino a che abbia vinto. Per lui la parola capitolazione non esiste. Nell’uragano di applausi, che è seguito c’era il sottotono della follia. Qualora si tendeva l’orecchio ad ascoltare fin dentro, si percepiva una voce profonda ed oscura, dalla quale si scagliava una maledizione inesorabile. Dalle profondità dell’umanità emergeva la Bestia. Se si girava l’interruttore della radio, c’erano canzonette di operette da udire. Il mondo oscilla tra l’allegria e il crimine”.

Scarica qui i documenti del 1 novembre 1935 “Il divieto della Società Antroposofica in Germania”

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