Le rotazioni agricole

Lo schema della rotazione sull’appezzamento e tra gli appezzamenti in cui suddividiamo la nostra superficie coltivabile tiene conto della parte della pianta che per noi è l’obbiettivo da raggiungere e che osservando la pianta osserviamo quale fenomeno dominante si manifesta in lei e quale organo noi dobbiamo maggiormanete sviluppare rispetto ad altri.. In pratica le forze che noi osserviamo essere dominanti per ogni ortaggio o coltura ci permettono di definirne la sfera di forze elementari che la governano.

L’alternarsi di queste piante segue indicativamente il seguente schema generale:
FRUTTO – FIORE – FOGLIA – RADICE – FRUTTO – FIORE – FOGLIA – RADICE
e così continuando durante l’anno.

Se noi sostituiamo gli organi della pianta qui sopra menzionati con gli elementi e forze che li governano otteniamo il corrispondente schema:
CALORE – LUCE – ACQUA – TERRA – CALORE – LUCE – ACQUA – TERRA.
E qui le forze di calore hanno una relazione importante con i processi di fruttificazione, quelle di acqua con i processi chimici della forglia, e via dicendo.

Naturalmente è necessario nella rotazione cercare di seguire il più possibile questo schema tenendo conto di quello qui sotto descritto, perché ciò consente di prevenire l’instaurarsi di malattie, di mantenere nel tempo la fertilità del terreno, e di rendere quindi più costanti le produzioni. Questo non significa che se per qualche motivo noi dobbiamo far succedere pomodori dopo pomodori, questo non sia possibile: solo che è bene che questo sia, nel piano generale delle coltivazioni, un’eccezione.

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