L’Organismo Agricolo

Nelle strutture, nei fenomeni e nei processi del del nostro pianeta vi sono profonde analogie con la struttura ed i processi dell’essere umano. Per quel che riguarda l’agricoltura queste analogie sono è di assoluto rilievo e utilità. L’essere umano può essere visto come tripartito sia nella struttura che nei processi di ognuna di queste parti. Qui di seguito schematicamente i rapporti tra le varie parti. Da qui è possibile iniziare una serie di osservazioni della natura che, approfondendo divengono la strada per l’allestimento di strumenti operativi importanti per chi con la natura deve lavorare.

L’organismo umano

Osservando l’immagine dell’uomo vediamo che è tripartita:

a) Testa
Sfera dura, ossea, in sé conchiusa, rigida, in sé immobile. Sistema neurosensoriale centrale, immobile, sostanza nervosa con scarsa capacità rigenerativa, polo della quiete e dell’assunzione dall’esterno, freddo. Potenza del pensiero e della coscienza. Veglia.
b) Addome e membra
Struttura completamente aperta, col bacino su cui appoggiano gli organi molli dell’addome. Sistema del ricambio, processi del metabolismo forti e sempre presenti, grande forza rigenerativa, calore. Polo dell’eliminazione. Sonno

c) Torace
Struttura elastica, ossea, più aperta, in sé mobile. Sistema Ritmico, incontro gas-liquido (aria-sangue). Polo mediano dove l’espellere e l’assumere è ritmicamente congiunto. Sogno.

L’organismo del suolo

Osservando quanto accade nel sottosuolo, alla superficie del suolo e sopra il suolo, possiamo riscontrare una similitudine rovesciata con l’immagine dell’uomo:

a) Sottosuolo
Sotto la superficie del suolo tanto più si scende in profondità, tanto più tutto diviene immobile e freddo; la roccia dura e quieta. È la testa dell’organismo agricolo.

b) Sopra il suolo
Sopra la superficie del suolo vi è un’intensa mobilità, dove domina il metabolismo, l’ossidazione, il movimento. È l’apparato digerente dell’organismo agricolo.

c) Suolo
È quel sottile diaframma mediano tra atmosfera e sottosuolo, media tra i processi convulsi dell’atmosfera e la quiete del sottosuolo. È il diaframma dell’organismo agricolo. Il cuore dell’agricoltura.

La pianta
Anche la pianta può essere vista nella sua tripartizione fisica che corrisponde a quella dell’uomo rovesciato:

a) Radice
Vive nel buio, va verso il buio. È dura, massiccia, compatta. È la parte più ferma. È sensibile (Cercano e “sentono” l’acqua, cercano l’humus, selezionano le sostanze). È incolore e accumula sostanze di riserva. Ha forma contratta.

b) Fiore
È l’opposto della radice, vive nella luce, va verso la luce. È colorato e tenero. È pieno di spazi d’aria, “brucia” subito, ha un metabolismo “calorico” e veloce, emana oli eterei. Tende al calore per formare il frutto e ha forma espansa.

c) Foglia
Vive tra ombra e luce (un eccesso o una carenza di luce blocca la fotosintesi). Respirazione e traspirazione, Fotosintesi (costruiscono gli zuccheri a partire dall’ anidride carbonica, acqua e luce del sole). Forma dal contratto all’espanso.

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