2000 – Il Progetto biodinamica nelle carceri toscane

Il progetto è stato rivolto ai detenuti e agli agenti e si è svolto contemporaneamente in cinque istituti penitenziari della Toscana. Si è reso subito evidente che la distanza logistica e la differente organizzazione tra istituti obbliga a disporre di un numero consistente di collaboratori all’esecuzione del piano, anche in considerazione della peculiare condizione dei fruitori delle azioni.
Per assicurare uno standard elevato si è fatto ricorso a frequenti monitoraggi e valutazioni di qualità in itinere, ma anche ad un elevato numero di docenti, scelti tra i più competenti nello specifico della disciplina nella quale sono specializzati.
È stato assicurato il supporto dell’Amministrazione del Ministero di Grazia e Giustizia a diversi livelli, a partire da quello locale, dei direttori e degli educatori, a quello regionale direttamente dal Provveditore e dai funzionari interni addetti alla formazione, fino al Ministero della Giustizia.

Fasi che compongono il progetto

La prima delle tre fasi ha mirato ad acquisire informazioni intorno alla realtà sulla quale calibrare e svolgere l’intervento formativo.
La seconda è dedicata alla vera e propria formazione, intesa come intervento sperimentale e flessibile da monitorare in corso d’opera.
La terza ha l’obiettivo di raccogliere le informazioni assunte e comunicare i risultati perché divengano patrimonio fruibile da altre simili realtà.

Obiettivi

Il progetto si propone due obiettivi principali.
1) La creazione e diffusione di modelli didattici formativi e di lavoro agricolo nel carcere, che abbiano caratteristiche di applicabilità ed esportabilità in altre realtà penitenziarie italiane.
2) La sperimentazione formativa in agricoltura biologica e biodinamica per gli allievi impegnati nelle aziende agricole. La formazione
Alle lezioni cattedratiche sono state preferite le lezioni pratiche e la formazione sul lavoro. Per consentire il buon effetto delle lezioni pratiche è stata fatta particolare attenzione alle colture in atto sulle quali sono stati condotti gli esempi e le pratiche della formazione.
Un tecnico dell’Associazione ha assicurato la sua assistenza per tutta la durata del progetto.

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